di Federico Unnia
Nei tempi in cui la Rai è alle prese con l’eredità della spensierata gestione Minzolini (doppiamente criticabile e insopportabile sia in quanto cittadini sia in quanto vittime dell’estorsione del canone), fa sorridere la multa di 5mila euro inflitta dall’Autorità antitrust per l’impiego della dicitura “numero verde” riportata nel messaggio diffuso da RAI per avere informazioni in merito al pagamento del canone, e ritenuta scorretta dal momento che lasciava intendere che la chiamata telefonica verso l’operatore fosse completamente gratuita.In realtà, dalle risultanze istruttorie è emerso che il numero telefonico riportato nel messaggio era a pagamento, quindi a carico dell’utente. Dunque, la qualificazione “numero verde” è stata ritenuta ingannevole nellamisura in cui sollecitava gli stessi spettatori a contattare un servizio telefonico nell’erroneo convincimento che la chiamata fosse completamente gratuita, potendo spingerli ad un contatto telefonico che altrimenti non avrebbero realizzato, nonché a protrarre la comunicazione telefonica nella convinzione che si tratti di una chiamata non sottoposta ad alcun onere economico.Nessuna valenza esimenti d’ingannevolezza aveva la circostanza che l’indicazione “numero verde” riportata nel messaggio era frutto di un errore di limitatissima diffusione, prontamente risolto dalla Rai. Questa circostanza, infatti può valere ai fini della quantificazione della sanzione ma non ad escludere la capacità ingannatoria della comunicazione nonché la responsabilità del professionista nella diffusione del messaggio ingannevole. E’ noto che nell’uso comune del termine la definizione di “numero verde” è da intendersi solo ed esclusivamente come utenza telefonica a totale carico del chiamato ovvero intesa come telefonata gratuita per chi effettua la telefonata.Pertanto, la pratica commerciale in esame, costituita dalla diffusione in data21 gennaio 2011, durante il telegiornale trasmesso da RaiUno, di una schermata riepilogativa del canone RAI che riportava le seguenti informazioni: “Canone RAI scadenza 31/1/2011, €110,50 www.abbonamento.rai.it Televideo pag. 380 numero verde 199.123.000” è stata giudicata idonea ad indurre in errore il consumatore medio in ordine alle caratteristiche del servizio e agli oneri economici da sostenere per contattare il professionista. Da qui lo spot e la multa di euro 5mila.